
Quest’anno l’email, come invenzione, compie 50 anni. Per alcuni quello delle campagne DEM può essere perciò considerato uno strumento poco all’avanguardia, la realtà tuttavia dice ben altro. Infatti trattasi ancora oggi di uno strumento fondamentale, soprattutto per quanto riguarda l’e-commerce e per fidelizzare il cliente. Ma cosa fare per far funzionare per bene una campagna di Email Marketing? Non basta conoscere i plugin o capire cosa scrivere, c’è molto altro dietro perché tutto vada per il meglio. Oggi ti darò utili consigli su vari punti, per aiutarti a raggiungere i tuoi obiettivi tramite lo strumento più antico del Digital Marketing, come un vero e proprio ritorno al futuro.
Cosa fare per rendere efficaci le campagne DEM?
Innanzitutto bisogna capire come spingere le persone a iscriversi al sito o farsi semplicemente lasciare l’indirizzo di posta elettronica. La questione è delicata, perché si tratta di un passo fondamentale per fare di un lead un cliente. Hai due strumenti a disposizione:
- Popup. Possono essere efficaci, tuttavia capita spesso di entrare in un sito ed essere assaliti da tantissimi di questi contenuti. Questo può risultare fastidioso e far scappare letteralmente gli utenti dal sito. Buono quindi se non se ne usano molti altri.
- Chatbox. Una live chat in cui cercare di convincere l’utente a lasciarti l’indirizzo email potrebbe essere senz’altro uno strumento più adatto, perché indubbiamente meno invasivo e non ostacola la navigazione.

Fatto questo si presume che, nel medio e lungo periodo, gli iscritti si incrementino. Allora potrebbero insorgere altri problemi, come ad esempio uno scarso coinvolgimento di utenti e una percentuale di disiscritti alla newsletter. Se per il primo problema non c’è una soluzione o un tempo che possa dirci effettivamente se l’utente è davvero interessato a noi o meno, è certo invece che i disiscritti non devono preoccuparci se in un dato lasso di tempo sono inferiori agli iscritti. Tornando allo scarso coinvolgimento, è sempre bene provare a persuadere clienti che non rispondono magari con un’offerta. Ovviamente per coinvolgere gli utenti sarebbe una buona cosa provare a scansionarli, in questa maniera si potrebbe riuscire a inviare loro posta elettronica più mirata su quelli che sono gli interessi o magari il sesso e l’età. Senza dubbio questo porterebbe a un incremento dei click che, seppur tool come Mailchimp riportano, sulla grande quantità di mail inviate non può considerarsi assolutamente precisa. Per questo spesso provare a persuadere ma anche essere insistenti rispetto a un cliente che sì non risulta coinvolto, ma neppure si disiscrive, può essere una cosa intelligente da farsi.
P.S.
Prima di concludere il discorso sulle campagne DEM, bisogna fare attenzione a un argomento sensibile. C’è un GDPR, una politica sulla privacy, che va sempre rispettata. Sarà sempre bene da parte tua rammentare che non è possibile spedire email a persone che non ti hanno dato una qualche forma di autorizzazione. Tutto questo a meno che non specifichi nella pagina della Privacy Policy che, iscrivendosi, le persone ti autorizzano a mandargli mail di Soft Spam. Parlo di Email Marketing senza consenso, comunicazioni promozionali che, per risultare legali, devono rispettare quattro regole:
- Il destinatario deve essere iscritto al sito.
- Devi pubblicizzare solo prodotti oggetto della vendita.
- L’utente deve essere, come descritto prima, informato.
- Devi necessariamente concedere al cliente la possibilità di rifiutare le comunicazioni promozionali tramite Soft Spam.
Pronto a sfruttare le campagne DEM per fidelizzare i tuoi clienti?