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Come ho portato una piattaforma e-commerce a vendere?

Creare una piattaforma e-commerce è un’idea che, oramai, lampeggia nella mente di molti. Tuttavia bisogna sapere che non è semplice portare un business online a fruttare ed è praticamente impossibile farlo nel breve periodo senza sperperare denaro. Alle porte della passata estate una persona mi ha contattato chiedendomi quanto io chiedessi per un piccolo e-commerce; una settantina di prodotti alimentari di nicchia, tutti dalla Basilicata al 100%.

Aveva ben chiaro quello che era il suo target di pubblico: il lucano fuori sede dai 25 anni in su. Ovviamente il prospetto era quello di allargarsi anche ai non lucani, avendo a disposizione prodotti certamente non industriali a tutti gli effetti ma alcuni decisamente rinomati.

Oggi vi racconterò come può un negozio di paese raggiungere, nel giro di sei mesi, un incasso online più che dignitoso mensile grazie al Web Marketing.

La storia di Antica Salumeria del Corso.

Come portare una piattaforma e-commerce alla crescita online.

Dopo aver creato un sito internet responsive, sì bello nella sua estetica ma soprattutto navigabile, è necessario trovare quei canali che veicolano il pubblico verso il sito: Google e i social. Per indicizzare il sito nella SERP di Google bisogna lavorare molto sulla SEO, e così partiamo subito dal difficile. Cercare, per quei prodotti forti che si vendono, le giuste keywords è stato un passo fondamentale verso l’incasso. Per fare SEO si possono sfruttare moltissimi tools ma, ovviamente, la questione non finisce alla parola chiave legata alla scheda del prodotto.

Fare SEO vuol dire anche lavorare sui Social e sopratutto sul blog. Allora abbiamo deciso di puntare su Facebook, perché ha un pubblico con una fascia d’età molto ampia e quindi ho creato un ricettario dove pubblicare, una volta a settimana, articoli di blog sotto forma di ricette con, alla base, prodotti in vendita sul sito.

Questa strategia, fondata sull’Inbound Marketing, ha prodotto sempre più traffico ma molto targettizzato, mantenendo così una frequenza di rimbalzo bassa e stabile nel medio periodo. Così sono state registrate, molto velocemente, le prime e sporadiche vendite. Sporadiche peché asvviare un business online d’estate non può portare a grossi risultati nel breve periodo, e forse un vantaggio è stato proprio sfruttare il periodo estivo per iniziare a lavorare e a indicizzare la piattaforma e-commerce.

Un altro passo fondamentale è stato procurarsi backlink di qualità. Per farlo è stata necessaria l’analisi dei competitors online, appurando tra l’altro di essere il venditore con il prezzo più competitivo.

Come agire una volta raccolti i contatti?

Una volta che un cliente si è iscritto al sito come ho agito? Ecco la fase della fidelizzazione! L’invio di newsletter o mail di soft spam spesso ha spinto clienti a tornare a comprare sul sito, aumentando l’engagement e portando l’azienda, dopo sei mesi, a registrare due punti percentuali in più della media nazionale di vendite online nel settore in questione. Una grande soddisfazione per un negozio di paese che fino alla scorsa primavera non aveva neppure l’account aziendale su Facebook.

Conslusione.

Avviare e far crescere un business online non è una passeggiata. C’è una strategia da studiare e da seguire, un programma soprattutto per i social che deve portare ai suoi risultati in termini di frrequenza di rimbalzo, CTR e visite. Sei pronto per spingerti oltre e fare del tuo negozio di paese un piccolo brand con la tua piattaforma e-commerce?

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